Comunicato stampa congiunto
Comune di Acate- I.C. “Cap. B. Puglisi Acate”- A. T. di Ragusa- Caritas Ragusa- Diocesi di Ragusa
Dichiarazioni: Dirigente Scolastico I.C. ‘Cap. Puglisi” Acate prof. Salvatore Panagia; Dirigente A. T. Ragusa Isp.Ce. Viviana Assenza; sindaco di Acate avv. Gianfranco Fidone;
Direttore Caritas Ragusa, Dott. Domenico Leggio
Intervento: S.E. il Vescovo di Ragusa Mons. Giuseppe La Placa
Inaugurato il plesso “Marina di Acate”, la prima sezione dell’Infanzia dell’I.C. “Cap. Puglisi”. Ci sarà anche un ufficio del Comune di Acate.
Emozionante, partecipata, e coloratissima l’apertura della prima scuola nella storia di Macconi. Un lavoro complesso, in rete, che ha permesso di aprire le porte dell’istituzione scolastica ai bimbi di Marina di Acate e non solo.
La presenza delle istituzioni a Marina di Acate è una vera e propria rivoluzione sia in ambito didattico-educativo che politico-istituzionale. Un progetto nato dalla collaborazione, sin dai suoi albori, quando l’allora primo cittadino dott. Giovanni Di Natale iniziò questo percorso insieme alla dirigente dell’A.T. di Ragusa dott.ssa Viviana Assenza, al dirigente scolastico prof. Salvatore Panagia, sino all’attuale sindaco di Acate Gianfranco Fidone.
Al taglio del nastro erano presenti S. E. il Vescovo di Ragusa Mons. Giuseppe La Placa, la Dirigente dell’A.T. di Ragusa Isp. Ce. Viviana Assenza, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Puglisi Acate prof. Salvatore Panagia, il sindaco di Acate Gianfranco Fidone, l’ex sindaco Giovanni Di Natale. Tante presenze tra cui i bambini e le bambine che hanno iniziato la scuola ma anche le maestre ed il personale che opererà nella scuola, i volontari ed operatori di Caritas, Save The Children, ‘I Tetti Colorati’. Nuove possibilità per chiunque voglia iscrivere i propri figli a scuola al plesso 'Marina di Acate' dove ci sono già 25 alunni iscritti.
“L’inaugurazione di una nuova scuola -sottolinea il dirigente scolastico prof. Salvatore Panagia- è sempre un momento importante per una comunità. Quando ciò avviene in un territorio complesso come quello di Marina di Acate è una vittoria, è un sogno che si realizza grazie al lavoro svolto in sinergia tra il nostro Istituto e le altre Istituzioni. Qui la nuova scuola diventerà un ulteriore importante punto di riferimento e d'incontro per la comunità, aggiungendosi alle numerose associazioni che ormai da qualche anno operano nel territorio squarciando il velo dell’invisibilità dei migranti e in particolare dei loro figli. Il raggiungimento di un risultato così rilevante -continua il Ds Panagia-, non solo dal punto di vista educativo ma anche sociale, deve essere per tutti motivo di profondo orgoglio.”
“Da Dirigente dell’U.S.P. di Ragusa – sottolinea la dirigente dell’A.T. di Ragusa Assenza- ho sempre desiderato prendermi cura di ogni parte di questa provincia, con particolare attenzione alle zone più a rischio di svantaggio e marginalizzazione, avvertendo la responsabilità che il Servizio essenziale dell’Istruzione sia assicurato ed efficacemente diffuso in tutto il nostro territorio, secondo quanto recita l’art. 34 della Costituzione. In questo intento ho trovato la condivisione dell’ufficio che dirigo; colgo l’occasione per ringraziare tutti per l’impegno profuso e la collaborazione prestata in questi anni. Ecco perché la nascita del plesso della scuola dell’infanzia a Marina di Acate, dove una scuola ancora non esisteva, è per me motivo di vera gioia. Frutto della collaborazione tra soggetti pubblici e privati fortemente impegnati nel sociale, rappresenta una imprescindibile premessa per il futuro di venticinque bambini, e di tutti quelli che verranno, e un possibile punto di ripartenza per il territorio e la comunità di riferimento. Costruire è necessario, anche se costa passione e fatica. Si costruisce per noi stessi, per le nostre famiglie, per le persone che ci sono state affidate, per le nostre comunità. Credo che abbiamo lasciato un segno buono, nato da intenzioni buone e che pertanto non potrà che produrre buoni frutti.”
“La speranza e il futuro -evidenzia il primo cittadino di Acate Gianfranco Fidone- si concretizzano in una struttura inaugurata che sarà la base per costruire inclusione e sviluppo. Il presidio scolastico ‘Marina di Acate’ è un simbolo di coesione sociale. Ringrazio il mio predecessore, il dottor Giovanni Di Natale, che ha creduto in questo percorso e ringrazio altresì il dirigente scolastico, la dirigente dell’USR di Ragusa, la Diocesi che ha concesso i locali in attesa del perfezionamento dell’acquisto dell’immobile da parte del Comune. Comune che sarà presente, nell’ottica della presenza e del decentramento amministrativo, a Marina di Acate con un proprio ufficio. Questo è -conclude Fidone- un momento importante per Marina di Acate, per il diritto allo studio, per l’inclusione e per lo sviluppo del territorio ed è un onore ancora maggiore essere sindaco di questa comunità.”
“Certamente la nascita della scuola dell’Infanzia a Marina di Acate è il frutto di un impegno in rete che la Diocesi di Ragusa, attraverso la sua Caritas -dice il direttore dott. Domenico Leggio- svolge anche con il progetto ‘Presidio’ sin dal 2014. Mi piace ricordare i tanti volontari ed operatori che, in tutti questi anni, hanno dedicato del tempo e messo a frutto i propri talenti con passione e con la consapevolezza che in quella zona vivono tante persone che prima erano ‘invisibili’. In questi anni si è fatto in modo anche i lavoratori e le loro famiglie, i bambini, che abitano a Marina di Acate potessero venire alla luce. Questo significa anche dargli nuove prospettive.”
“Questo luogo -ha sottolineato nel suo intervento il vescovo di Ragusa Mons. La Placa- diventa il luogo della speranza, perché qui le presenze cominciano a moltiplicarsi. Oggi sono nella gioia per il già, per quello che c’è, per tutto il movimento che si sta creando attorno a questa fascia trasformata ma sono nella gioia e nella speranza per il non ancora, per quello che qui ancora deve ancora esserci in termini di coinvolgimenti, in termini di servizi in termini di dono che ognuno di noi è chiamato a mettere in atto per servire l’uomo, per servire l’uomo soprattutto nelle sue condizioni di fragilità nella quali si può trovare. Grazie a tutti per le tante presenze. Quello che siete venuti a fare e a vedere trasmettetelo e contagiatelo agli altri perché il ‘non ancora’ possa diventare un ‘già radioso’ per questa zona e per questi ragazzi.”
Valentina M. Maci, giornalista Odg 153453